Com’ è quindi possibile correggere le abitudini dei nostri ragazzi?

Da qui è chiaro come diventi indispensabile una collaborazione attiva scuola-famiglia che scongiuri la deriva alla quale stiamo assistendo in grado di promuovere la dieta mediterranea ed il suo valore nutrizionale.

La scuola non è in grado da sola di garantire il corretto fabbisogno salutare ma può essere un primo fattore di resistenza al comportamento disfunzionale in atto e nei migliori dei casi con la collaborazione della famiglia un aiuto fondamentale nella promozione della salute. La famiglia oltre ha promuovere a casa la variabilità dei cibi ed il loro potere nutrizionale ha allo stesso tempo la responsabilità di limitare il più possibile l’accesso alle merendine ed a tutte quelle abitudini che fuori dell’eccezionalità dell’evento vanno a rappresentare il fattore di resistenza principale al consumo dei cibi “protettivi”.

 

Roberta Chiesa, psicoterapeuta.