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In questo momento le attività commerciali sono al tracollo, i fatturati sono in flessione oltre il 90% e sono comunque da sostenere i costi di personale, gestione e affitti. Ed è per questo che Confimprese sta richiedendo l’annullamento dei canoni di affitto anche tramite una campagna pubblicitaria partita il 15 aprile.

Visti gli effetti della crisi economica che hanno registrato un drastico calo del fatturato, si auspica che allo sblocco del lockdown, ai proprietari d’immobili ad uso commerciale venga concesso un credito d’imposta cercando un accordo sulla rinegoziazione dei canoni.

Le principali richieste di Confimprese presentate alle istituzioni si possono riassumere nei seguenti punti:

  1. Ridurre le rate di acconto dell’Irpef e delle relative addizionali, dell’Ires e dell’Irap dovute per il periodo d’imposta in corso;
  2. Riconoscere le conseguenze del Covid-19 come causa di forza maggiore;
  3. Prorogare la lotteria degli scontrini al 1 gennaio 2021;
  4. Abbattere le commissioni per gli incassi tramite Pos.

La gravità della situazione trova conferma nei sondaggi elaborati dal Centro Studi Confimprese, i quali prevedono che in tutta Italia il 30% dei negozi non riuscirà più ad aprire. Nel tempo spariranno molto retailer, perchè non ce la faranno a sopravvivere.