Un disturbo alimentare comincia sempre con una dieta?

I disturbi alimentari sono molti, per cui non si può parlare di una causa comune a tutti. Certo è che per molte donne con particolari tratti di personalità ossessivi, fobici o isterici in particolare, i risultati di una dieta possono indurre a comportamenti scorretti che possono arrivare alla bulimia, all’anoressia e a volte, più raramente, a fobie legate al consumo di quei cibi visti come “pericolosi” dal paziente.

Cosa possono fare i genitori se la figlia che soffre di disturbi alimentari non vuole curarsi?

I genitori di una figlia affetta da un disturbo del comportamento alimentare devono, nel senso che hanno l’obbligo di rivolgersi ad uno specialista, in quanto, essendo parte del contesto, fanno parte essi stessi del problema e, come elefanti in un negozio di cristalli, rischierebbero di aggravare ulteriormente il problema qualsiasi intervento decidano d’attuare.

La depressione può essere una causa di disturbi dell’alimentazione?

La depressione può, solo nei casi più gravi, indurre a disturbi dell’alimentazione, i quali possono far variare, nelle manifestazioni estreme in cui si presentano, da un’iperalimentazione a restrizioni simili per gli effetti all’anoressia.

 

Roberta Chiesa